Perché mente e corpo devono sempre lavorare insieme durante la pratica della forma…
Oggi vorrei condividere alcune riflessioni nate da una mia libera interpretazione delle idee presentate da Pasquale Autru e dalla Maestra Laura Brandimarti durante un seminario il 1 dicembre 2019 presso l’Associazione Italiana Cheng Man Ching. Spero possano incuriosirvi abbastanza da approfondire la vostra conoscenza del Tai Chi Chuan così che possiate trarre il massimo beneficio da questa meravigliosa disciplina.
Lo studio teorico del Tai Chi Chuan è di aiuto per la comprensione della nostra nobile arte ma è importante sottolineare che non può sostituire la pratica.
Con la pratica infatti apprendiamo delle tecniche che penetrano la nostra coscienza e si depositano nel subconscio. Nel tempo diventano talmente parte di noi che riusciamo ad applicarle istintivamente, senza doverci pensare.
“Mente e corpo devono lavorare assieme”
Fra gli obiettivi del Tai Chi Chuan c’è quello di riuscire a vivere una vita lunga e serena.
Un obiettivo ambizioso cui possiamo aspirare solo se mente e corpo sono il più possibile vitali e pronti ad integrarsi fra loro.
La Mente
Nella medicina cinese si usa il temine “Shen“, una parola difficile da definire perché include una gamma di concetti estremamente ampia. Semplificando molto possiamo dire che lo Shen è la radice di tutta la forza spirituale dell’uomo; corrisponde al pensiero, ma anche alle emozioni, alla consapevolezza di sé e della realtà esterna; è l’istinto che spinge ad agire in modo semplice e secondo natura.
Lo Shen deve essere più puro e pulito possibile; bisogna quindi liberarlo da ogni preoccupazione, pensiero negativo, ansia di ottenere dei risultati, rimpianto di quello che è successo in passato.
Quando riusciamo ad ottenere questo la consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda migliora: siamo più distaccati.
Il Corpo
Il principale obiettivo della pratica tramite il corpo è eliminare ogni ostacolo alla circolazione dell’energia (Qi), al flusso degli impulsi nervosi e alla circolazione del sangue ossigenato.
Lo stesso vale per i flussi di forza meccanica: ossa, muscoli, tendini e legamenti devono lavorare insieme per far fluire il movimento in modo morbido, naturale e libero da impedimenti.
Durante la pratica della forma infatti, in ogni movimento solo alcuni muscoli sono impegnati attivamente. Gli altri devono restare rilassati per eliminare tutte le tensioni muscolari ingiustificate. Anche le articolazioni devono essere morbide: ogni rigidità creerà un blocco fisico ed energetico.
La Respirazione
Al lavoro su corpo e mente bisogna aggiungere la respirazione, fondamentale per raggiungere uno stato di equilibrio e consapevolezza. La respirazione quindi deve diventare un flusso continuo in cui inspirazione e espirazione si susseguono in modo calmo, profondo e ritmico, senza interruzioni.
In questo modo possiamo liberarci dai pensieri e vivere appieno la nostra pratica. L’esecuzione della forma infatti richiede molta attenzione e se ci sono altri pensieri che la affollano è molto difficile, se non impossibile, praticare in modo proficuo.
“Concentrarsi sulla respirazione è un ottimo trucco per cacciare i pensieri.”
In conclusione
Quando riusciamo a integrare mente e corpo otteniamo come risultato un rilassamento attivo che i cinesi definiscono con la parola “Song“. Questa parola spesso è tradotta come relax; in realtà Song è un rilassamento nel quale il corpo è calmo ma vivo e attivo. In questa condizione riusciamo a rivolgere l’attenzione all’interno per ascoltare il movimento che nasce in modo naturale, guidato dalla nostra intenzione (Yi) e dal nostro spirito (Shen).
Per spiegare questo concetto, il taoismo ricorre spesso all’immagine del lattante che nella sua semplicità segue e vive con gioia tutto quello che succede perché l’armonia naturale in lui è perfettamente sviluppata.
Se ti interessa la pratica della forma, leggi anche l’articolo che spiega perché armonia e proporzione sono essenziali nella pratica del Tai Chi.
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