Il Tao e il Taijitu sono due concetti fondamentali che hanno influenzato profondamente la cultura, la spiritualità e il pensiero delle società asiatiche. Sebbene distinti, essi sono strettamente correlati e offrono una prospettiva unica sulla natura dell’universo e dell’esistenza umana.

Per questa ragione, conoscere il loro significato, anche solo per accenni, è importante per chiunque si avvicini a pratiche come il Tai Chi Chuan e il Qi Gong. Acquisire consapevolezza sui principi fondanti della pratica aiuta infatti a comprenderla più a fondo e quindi a ottenere da essa i benefici più profondi e duraturi.

Il Tao: l’armonia universale

Il Tao, spesso tradotto come “Via” o “Cammino”, è una concezione centrale nel Taoismo, una filosofia cinese con radici molto antiche. Il concetto di Tao è difficile da definire a parole poiché rappresenta l’essenza ultima e ineffabile dell’universo. Tuttavia, in estrema sintesi, può essere descritto come il principio fondamentale che permea tutto ciò che esiste.

Rappresenta quindi l’armonia universale, l’equilibrio tra opposti complementari e l’idea di agire in accordo con la natura. L’obiettivo del Taoismo è infatti quello di allinearsi con il flusso naturale del Tao cercando l’equilibrio tra l’azione e la non azione. Questa filosofia promuove infatti l’idea di vivere in armonia con la natura e accogliere il cambiamento come parte integrante della vita.

Il Taijitu: Il simbolo dell’armonia dinamica

Il Taijitu, noto anche come “il diagramma del Taiji” o simbolo dello Ying e Yang, è un simbolo grafico che rappresenta i principi complementari e interconnessi del Taoismo. Mostra quindi in modo intuitivo la ricerca continua di equilibro tra gli opposti.

È rappresentato con un cerchio composto da due metà interconnesse, una bianca e una nera, che rappresentano rispettivamente il principio di yin e di yang. Il bianco è lo yang ed è associato alla luce, all’attività, alla mascolinità e alla positività. Il nero è lo yin ed è associato all’oscurità, alla passività, alla femminilità e alla negatività.

Le due metà non sono divise da una linea retta verticale, ma da una curva a indicare che tra gli opposti non c’è una divisione netta, ma fluidità, in movimento. Inoltre, all’interno di ogni metà c’è un punto dell’altro colore perché non esistono opposti assoluti. Ognuna delle parti contiene il germe dell’altra.

Yin e yang sono infatti complementari e inseparabili, e la loro interazione continua è ciò che contribuisce all’armonia dell’universo. In quanto le forze opposte, esse possono sempre trasformarsi l’una nell’altra. Così ad esempio, l’oscurità contiene il seme che riporterà la luce e la luce quello che riporterà l’oscurità.

Come disegnare il Taijitu

Disegnare il Taijitu è semplice e se fatto con calma e attenzione può diventare una pratica meditativa che aiuta a raggiungere l’armonia tra il corpo e la mente.
Se vuoi provare, inizia disegnando un cerchio sulla carta. Questo cerchio rappresenta l’interconnessione e l’unità del Taijitu.

Traccia ora una linea verticale esatta al centro del cerchio. Questa linea dividerà il cerchio in due metà, una nera e una bianca. Le due metà rappresentano il concetto di dualità e interazione tra Yin e Yang.

Ora disegna un punto nero esattamente al centro della metà bianca, e un punto bianco al centro della metà nera. Questi punti vanno disposti in verticale lungo la linea centrale, enfatizzando l’idea di equilibrio tra Yin e Yang.

Infine disegna una curva dolce e simmetrica che si sviluppa all’interno di ciascuna metà del cerchio seguendo il percorso del confine tra Yin e Yang e quindi abbracciando i due punti che hai disegnato prima. Questa curva sottolinea l’idea di flusso e transizione tra le due metà, rappresentando l’equilibrio dinamico tra forze opposte. Assicurati che le curve siano simmetriche rispetto alla linea centrale del cerchio, per creare un senso armonioso di movimento all’interno del Taijitu.

Al termine le forme dovrebbero essere speculari rispetto alla linea centrale del cerchio.

il taijitu raffigurato a sinistra solo con i contorni e la linea verticale a dividere le due metà. A destra completo

Tai Chi Chuan e Qi Gong: coltivare l’energia vitale e l’armonia

Come abbiamo accennato all’inizio, il Tai Chi Chuan e il Qi Gong si basano sui principi del Tao e del Taijitu, mirando a coltivare l’equilibrio e l’armonia tra corpo, mente e spirito.
Quando pratichiamo infatti ci concentriamo sull’equilibrio e sul flusso armonioso del “Qi”, l’energia vitale universale. Il nostro obiettivo è sempre quello di rafforzare e bilanciare il Qi all’interno del corpo, attraverso movimenti, posture, respirazione e anche meditazione.

Queste pratiche sono sempre guidate dalla consapevolezza del Tao e dell’interazione tra Yin e Yang nel corpo umano.

Il Tai Chi e il Qi Gong offrono quindi metodi tangibili per applicare i principi del Tao e del Taijitu. In ogni stile di pratica si ritrovano sempre i principi della filosofia taoista; per questo sono convinto che conoscerne la natura, aiuti a rendere la pratica più efficace.
Per approfondire questo argomento, in rete ci sono numerosi testi. In particolare, vorrei segnalare, soprattutto a chi si interessa dei rapporti tra filosofia, religione, arte e matematica, la tesi di laurea di Chiara Gentile, che spiega in modo chiaro e dettagliato vari aspetti del simbolo del Taijitu: Studio geometrico differenziale dell’evoluzione storica del simbolo dello Yin-Yang (formato PDF).

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